sabato 24 novembre 2018

4^ GIORNATA: GRANDE PARTITA...MA E' COMUNQUE UN BLACK FRIDAY

Lo Sporting Club Pistoiese disputa una gara di alto tasso agonistico e, per la prima volta quest'anno, rispolvera anche il buon gioco espresso la scorsa stagione. Grinta, cuore e tanta (tantissima) corsa non bastano: 0 punti contro i tosti Flamurtari


Uno Sporting Club Pistoiese finalmente convincente. Presente, concentrato, grintoso e mai domo. Ad 8 minuti dalla fine è sotto 6-5 ma cerca con grande forza di volontà la rete del pareggio. Poi un eurogol avversario chiude il sipario, tagliando le gambe agli arancioni. I padroni di casa a questo punto hanno vita facile e chiudono i conti con quattro reti di differenza che non rispecchiano assolutamente quanto visto in campo.

Partita bellissima, giocata in modo corretto ed esemplare da entrambe le squadre. Tanto agonismo ma tanto rispetto in campo e fuori: Flamurtari si è dimostrata una squadra forte fisicamente, preparata atleticamente e con qualche elemento con alto tasso tecnico. La tattica è un pò il loro punto debole ma siamo certi che lotteranno fino alla fine per una delle posizioni del podio.

I ragazzi di mister Sessa hanno finalmente dimostrato che possono giocarsela contro chiunque e che l'obiettivo quart'ultimo posto non è un miraggio. Servira, ovviamente, maggior concentrazione sempre e massimo impegno da parte di tutti.




PAGELLE

Polli - 5,5: Si impegna tantissimo e cerca sempre di dare indicazioni ai difensori. Ci salva in tantissime situazioni con interventi reattivi ed importanti. Pesano sul voto finale, però, tante imprecisioni sui fondamentali: dal gol subìto su un suo goffo (ingiustificabile) rinvio, alla rete presa sul primo palo dalla linea di fondo passando per l'errata disposizione delle barriere. Ingenuità che stasera hanno influito parzialmente ma che in altre partite potevano costare carissimo.

Flori - 6,5: E' vero che si trova in difficolta quando l'avversario lo punta in velocità. Ma è il signore degli anticipi e dei contrasti: aiutato più dall'esperienza che dalla prestanza fisica, sa sempre come bloccare il pivot avversario o limitarne la pericolosità. Esclusa una rete nel finale di match, nessuna colpa specifica sui gol subìti.

Carraro - 6: Una partita nel complesso sufficiente ma che non ha visto il numero 4 orange protagonista di particolari ed influenti spunti. Alterna ottime giocate e coperture a banali errori di impostazione e posizionamento. Non è al meglio fisicamente e stringe i denti per essere in campo ad aiutare la squadra ma si vede che mentalmente è contratto. Nulla di pessimo ma niente di memorabile.

Breschi - 6,5: Si vede dal fischio d'inizio che la serata è buona: pressa, difende, contrasta, fa ripartire rapidamente l'azione e le gambe girano (fialmente). Segna la rete del pareggio e ne propizia altre due con assist chirurgici. Purtroppo però la partita è macchiata momenti di blackout, disattenzioni che in alcuni casi poi vengono rimediate (da lui o dai compagni) ma che altre volte si rivelano un suicidio. Stasera un paio di gol li ha sul groppone.

Biagini - 6: Anche lui come Carraro è a mezzo servizio per problemi fisici ma non è voluto mancare a questo importante match. Cerca di mantenere la posizione al meglio e riproporsi in fase offensiva in aiuto dei compagni. La difficoltà nel rientrare in difesa e l'insicurezza nei contrasti rendono però evidente la sua sofferenza. Tenta anche due rasoiate che vanno fuori di poco ma è sfortunato. Un guerriero. Che prò conclude ancora più ferito.

Perra - 6,5: Il suo pressing, spesso anche solitario, mette in difficoltà tutti gli avversari. E' l'unico che fisicamente se la gioca con i possenti difensori avversari. Avrebbe a disposizione anche un paio di situazioni per rifinire, ma gli manca il fiato e la qualità giusta per tramutare tutto in occasioni da gol pericolose: difficile chiedergli di più stasera.Si procura (anche furbescamente) 3 dei 4 tiri liberi orange. Purtroppo il voto è macchiato proprio dagli errori dai 9 metri.

Vergoni - 7,5: Non prende un 8 solo perchè a lui chiediamo sempre il massimo (e forse è questo che lo mantiene forte col trascorrere degli anni): sbaglia due reti da pochi passi ed un tiro libero che poteva essere fondamentale. Per il resto poco da aggiungere: il tabellino parla da solo. Poker per il capitano. E poi tanto movimento, tanta grinta, poca corsa (come sempre) ma giusta e nei momenti giusti. Il solito lavoro sporco con qualche erroruccio in termini di qualità delle giocate, ma si riprende coprendo in maniera impeccabile la zona di competenza ed anche quella dei compagni ai quali dà sempre un grande aiuto.

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