giovedì 8 dicembre 2011

A TUTTA LA SQUADRA DELLO SPORTING CLUB PISTOIESE


Gli ultimi accadimenti, purtroppo non molto belli, hanno creato un po’ di scompiglio nell’ambiente. Spero che quello che è successo non ci divida ma ci unisca. Mi riferisco ai punti di vista espressi dopo l’accaduto della settimana passata. Ci tengo a dire la mia e lo faccio sul blog e spero che chiunque di Voi legga il mio pensiero si confronti sulle opinioni qui espresse cercando di arginare alcune divergenze di pensiero venendosi il più possibile incontro.
A caldo in un primo momento anch’io sostenevo che se l’ASI non avesse preso le decisioni da noi prospettate sarebbe stato giusto ritirarci dal campionato. Commentavo ciò sul blog. Adesso analizzando a freddo la questione esprimo qui di seguito mie riflessioni.
L’ASI non ha radiato la squadra anche se lo statuto, come mi faceva notare Buso, lo permette in taluni casi. Si arrampicano per alcune cose sugli specchi e trovano sempre un qualcosa per il quale non mettere in atto la norma. Il presidente non era presente per cui non si può radiare la squadra e via discorrendo, insomma le solite cose di sempre all’italiana.
Questa cosa certamente non può che farci incazzare e vedere in tale decisione una mancanza di rispetto per l’aggressione subita dai nostri compagni. Noi eravamo in campo e le cose le abbiamo viste. Inoltre i 3 mesi di squalifica a Marcello certo hanno bisogno di commenti, come le 3 giornate a Puccio. Becchi e bastonati!!!
Per tali motivi la rabbia in noi è tanta e soprattutto penso che gli strascichi della vicenda si sentiranno per un buon periodo di tempo. Mi riferisco in particolar modo a chi ha subìto l’aggressione e anche a chi ha assistito al tutto. La voglia di giocare, di divertirsi, è dura da trovare dopo aver subito certe cose.
Tutto quanto sin qui riportato sono mie constatazioni personali scaturite dall’accaduto, sono quello che penso.
L’unione fa la forza e il rispetto per un compagno lo si dimostra anche rifiutandosi di giocare se l’associazione pinco pallino non prende le decisioni da noi prospettate. Questo lo sia fa per unione, per affetto, per rispetto al compagno, in tal modo gli si fa vedere che siamo con lui e che ci mettiamo noi nei suoi panni, perché sicuramente a parti inverse anche noi avremo apprezzato un gesto del genere.
Ritengo che mai nella vita dobbiamo aspettarci qualcosa dagli altri in questo caso dall’ASI. Personalmente il rispetto per Marcello e Puccio l’ho come Voi, indipendentemente dalla decisione dell’ASI, e reputo che per noi, tolti Marcello e Puccio, smettere di giocare sia un qualcosa che travalica in parte il discorso del rispetto e va ad intaccare altri fattori. Non Vi arrabbiate ragazzi, non voglio dire che se uno decide di smettere sbaglia perché il rispetto non c’entra nulla, non intendo questo. Voglio solo specificare questa cosa qui di seguito.
La stagione che stiamo facendo è stata messa in atto da persone che con il proprio impegno stanno portando avanti un progetto comune, ciò che è successo non è colpa di nessuno di noi e penso che non debba buttare all’aria il lavoro fatto e che alcuni stanno facendo. L’ ASI ci ha chiesto, se ci ritiriamo, di pagare i campi da qui a fine anno. Voi dite e noi non si pagano. Ok. Sappiate che l’ASI giuridicamente può rifarsi sul debitore cioè la società, rifacendosi sul Presidente, Luca, che riceverebbe in seguito cartella esattoriale per il debito non pagato (ora qui l’ho abbreviata sarebbe lungo da spiegare). In virtù di questo e di altro reputo a mente fredda che dobbiamo pensarci bene e comunque sapere chi intende rimanere e chi no. Questo per rispetto di tutti noi. Ovviamente qui si parla di calcetto e di una decisione, non certo di amicizia. Quella penso e spero non abbia bisogno di decisioni. Siamo grandi e liberi di fare le proprie scelte ed è giusto farle.

Lucio

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