lunedì 23 giugno 2025

ARANCIONI: VOTO DIECI (CON LODE)

Gli arancioni asfaltano meritatamente Ho Chi Minh grazie ad una prestazione autorevole


Se ci fosse un manuale su come giocare una partita perfetta, probabilmente mister Breschi potrebbe scriverne il primo capitolo dopo la sontuosa prova dei suoi ragazzi nella 6^ giornata della fase a gironi del Torneo GreenSport. Lo Sporting Club Pistoiese regala spettacolo e si impone con un roboante 10 a 2 sui malcapitati verdi di Porta al Borgo, mai davvero in partita. Dall’inizio alla fine, è monologo orange. Gli uomini di Breschi entrano in campo con idee chiarissime, un’identità di gioco cristallina e una fame da grandi occasioni. Scambi nello stretto, triangoli fulminei e una coralità impressionante: la macchina arancione gira come un orologio svizzero, ben oliata e devastante in ogni zona del campo. 

La differenza si vede subito. Il pressing alto, l’intensità e il posizionamento impeccabile disarmano gli avversari, costretti a rincorrere fantasmi in maglia arancione. La distanza tra i reparti è corta, la comunicazione in campo è costante e la voglia di sacrificarsi l’uno per l’altro si traduce in una prestazione corale praticamente perfetta. 

Sugli scudi, Perra, autore di una tripletta da incorniciare, rapace sotto porta e letale in contropiede. Ma non solo: il capitano Berriola detta i tempi, dirige la squadra e si toglie anche lo sfizio di una doppietta, trascinando con carisma e concretezza. Gariboldi non è da meno, anche per lui due sigilli che certificano una serata da protagonista. Le altre marcature portano le firme di Mistretta, Marconi e Gori, che mettono il loro nome in un tabellino da serata storica per lo Sporting Club Pistoiese. 

I verdi, dal canto loro, trovano due reti della bandiera su doppio autogol ma faticano per tutto il match a contenere la marea arancione. Una vittoria netta, mai in discussione, che conferma la crescita costante degli uomini di Breschi: compattezza, entusiasmo e una qualità di gioco che impressiona. 

Se il torneo cercava una pretendente seria al titolo, beh, l’ha trovata. Quantomeno per la voglia vista in campo. Prossimo appuntamento? Impossibile non attendere con curiosità la prossima esibizione degli orange. Se continueranno così, almeno il sogno Semifinali potrebbe diventare realtà.
 
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mercoledì 18 giugno 2025

ARANCIONE SBIADITO

La squadra orange fatica a brillare. Niccolai etoe nel caos


Nella serata in cui serviva una prova d’orgoglio, lo Sporting Club Pistoiese di mister Gavazzi ha messo in scena una delle partite più surreali della sua stagione: sette gol segnati, sette subiti, emozioni a raffica e sensazioni contrastanti. È finita con un pareggio che sa di beffa ma anche di miracolo, grazie a una prestazione maiuscola di capitan Niccolai, autore di una tripletta che tiene vive le speranze degli orange. Il primo tempo è un manifesto di ciò che lo Sporting non dovrebbe essere. La squadra arancione parte bene, tiene palla, costruisce, ma basta un minimo inciampo e i nero-verdi di Squadra 17 – chirurgici, intensi, ispirati – colpiscono. Per due volte. Errori difensivi a catena, posizionamenti sbagliati, una linea che si muove in ritardo e senza convinzione: tutto quello che poteva andare storto, è andato storto. La retroguardia, orfana della guida di Vergoni, ha mostrato una fragilità quasi disarmante. 

Nel caos, però, spunta la luce: è la fascia da capitano che brilla sul braccio di Niccolai, oggi leader vero, trascinatore, uomo ovunque. Tre gol per lui, tutti pesanti, tutti nel momento giusto. A dargli man forte sul tabellino marcatori è Puglia, che firma una doppietta di classe e determinazione, e poi Longo e Breschi, con due perle che tengono lo Sporting aggrappato al risultato come un naufrago alla zattera. 

Ma non basta. Ogni volta che gli arancioni sembrano poter mettere la testa avanti, i nero-verdi puniscono. Cinici, organizzati, ben messi in campo, hanno disputato forse la loro miglior gara stagionale. Ma è innegabile che almeno quattro delle loro reti arrivino da ingenuità imperdonabili della retroguardia pistoiese, che continua a regalare troppo e troppo facilmente. 

Lo Sporting Club Pistoiese, dopo un girone d’Andata da schiacciasassi, sembra ora il lontano parente di sé stesso. L’energia spesa nei mesi scorsi, il peso di un inseguimento continuo verso la vetta mai veramente afferrata, e l’ombra lunga dei Play-Off e delle Fasi Nazionali alle porte stanno forse togliendo lucidità e serenità. C’è da resettare, da ritrovare concentrazione, soprattutto dietro, dove la squadra sembra più vulnerabile che mai. Mister Gavazzi ha due settimane per ridare equilibrio e solidità a un gruppo che ha ancora tanto da dire, ma che ha bisogno di ritrovare se stesso. Le ultime due gare di Regular Season saranno fondamentali. Non solo per la classifica, ma per lo spirito. Perché i Play-Off non perdonano. E tra dieci giorni c’è un’Italia da sfidare. E lì, sì, sarà durissima.
 
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domenica 15 giugno 2025

VINTA UNA GARA FISICAMENTE ARDUA

All’ultimo respiro: gli arancioni piegano Sotto il Palazzo 7-6 e restano in corsa per la vetta


Cuore, sofferenza e un finale al cardiopalma. Lo Sporting Club Pistoiese di mister Breschi strappa una vittoria fondamentale nella 5ª giornata della Fase a Gironi del Torneo GreenSport, superando per 7-6 la coriacea formazione di Sotto il Palazzo. Un successo arrivato in extremis, quando la partita sembrava ormai destinata a chiudersi in parità. A far esplodere la panchina arancione ci pensa Perra, con un gol da cineteca all’ultima azione, all’ultimo secondo. 

Una partita che, nei piani, doveva vedere lo Sporting imporre la propria superiorità tecnica e tattica, si è invece trasformata in una battaglia equilibrata, dominata dalla fisicità e dalla corsa degli avversari. E dire che mister Breschi aveva messo in guardia i suoi: “Attenzione all’intensità atletica di Sotto il Palazzo”. Un monito rimasto inascoltato, almeno nei primi minuti, con gli orange africani che hanno aggredito la partita con grinta, portando fin da subito il match su ritmi elevatissimi. Capitan Becciolini ha cercato di serrare le fila, ma il match si è presto trasformato in un’autentica altalena di emozioni. Ad ogni zampata arancione corrispondeva una risposta rabbiosa degli avversari. E così il tabellone ha continuato a muoversi, con lo Sporting mai in grado di prendere davvero il largo. 

Ci ha pensato la verve offensiva a tenere a galla la squadra pistoiese: una tripletta sontuosa di Puglia, vero trascinatore di giornata, ha permesso ai suoi di restare aggrappati alla gara nei momenti più difficili. Marconi, con una doppietta da opportunista d’area, ha tenuto vivo il sogno dei tre punti. Poi è arrivata la zampata di Scardigli, precisa e puntuale, ma non ancora decisiva. Il 6-6 sembrava scolpito nella pietra, quando – su un’ultima azione convulsa – è arrivato l’urlo liberatorio di Perra, che ha infilato la rete del definitivo 7-6, facendo esplodere il tifo orange e regalando ai suoi tre punti pesantissimi. 

Una vittoria di cuore più che di testa, che permette allo Sporting Club Pistoiese di restare agganciato alla vetta del girone, ma che dovrà far riflettere mister Breschi: contro avversari così fisici, non ci si può permettere di sottovalutare l’aspetto atletico. Il talento c’è, ma va accompagnato con la giusta intensità. 
 
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lunedì 9 giugno 2025

VITTORIA SUDATA

Gli arancioni si complicano la vita contro l’ultima della classe, ma alla fine arrivano tre punti fondamentali


Vittoria doveva essere, e vittoria è stata. Ma quanta fatica per lo Sporting Club Pistoiese di mister Breschi, che solo nella ripresa riesce a domare una coriacea e sorprendente Divin Drovini, fanalino di coda del girone ma in grado di tenere testa agli orange per larghi tratti del match. 

Alla fine finisce 7-5 per gli arancioni, che agganciano momentaneamente il secondo posto, ma il volto tirato di capitan Becciolini a fine gara racconta di una prestazione ben lontana dagli standard attesi. 

La prima frazione degli arancioni è, senza mezzi termini, da dimenticare. I bianco-verdi partono meglio, approfittando di un impianto di gioco degli orange tutt’altro che compatto: posizionamenti disordinati, scarsa comunicazione, manovra macchinosa. Lo Sporting si allunga e si allarga troppo, lasciando praterie agli avversari, che più di una volta si affacciano dalle parti della porta arancione con una facilità preoccupante. Nonostante tutto, la maggiore qualità individuale dei pistoiesi permette di chiudere il primo tempo in vantaggio, seppur di misura: un gol che arriva quasi più per inerzia che per costruzione.

Serve l’intervallo per mettere ordine. Mister Breschi striglia i suoi e riorganizza le idee: la manovra si fa più ragionata, le posizioni si fissano, i ruoli tornano ad essere chiari. Con un pivot finalmente utile come punto di riferimento, gli esterni riescono a dialogare meglio e a creare superiorità numerica. Ne beneficiano tutti: Lombardi e Nouri trovano la via del gol con due doppiette che pesano come macigni, mentre Berriola, Maiani e Marconi mettono il sigillo con reti importanti nel momento più teso del match. 

Onore però ai bianco-verdi, che nonostante la classifica corta dimostrano cuore, tenuta mentale e qualche individualità interessante. Rimangono attaccati alla partita fino alla fine, costringendo gli arancioni a non abbassare mai la guardia. 

Lo Sporting Pistoiese porta a casa la posta piena, ma sa bene che servirà ben altro per puntare in alto. Mister Breschi dovrà lavorare soprattutto sulla fase difensiva e sull’approccio mentale ai match: partite come questa, contro avversari sulla carta più deboli, vanno chiuse molto prima e con maggiore autorità. 

Con questa classifica corta, ogni punto pesa come oro. E lo Sporting Pistoiese, se vuole davvero restare agganciato al treno delle prime, dovrà dimostrare molto di più.   
 
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venerdì 6 giugno 2025

TRAVOLTI

Assenti ingiustificati: gli orange crollano contro la capolista Ultima Spiaggia


Nel match più atteso della Regular Season, quello che avrebbe dovuto fungere da cartina tornasole per le ambizioni dello Sporting Club Pistoiese, arriva invece una batosta fragorosa e difficile da digerire. Al termine di una gara senza storia, i ragazzi di mister Gavazzi si arrendono con un pesantissimo 2-9 alla capolista Ultima Spiaggia, che domina in lungo e in largo senza neppure doversi sforzare troppo.

Una prestazione sconcertante, quella degli arancioni, sotto ogni punto di vista: nessuna intensità, nessuna lotta, nessuna reazione, come se la squadra non fosse mai entrata in campo. Una delle uscite più deludenti della stagione per gli orange, proprio nel momento clou del campionato. E il punteggio, per quanto severo, rispecchia fedelmente quanto visto sul terreno di gioco.

La formazione guidata da capitan Vergoni appare completamente spaesata, svuotata, quasi priva di motivazioni. Nessuna idea tattica, nessun gioco collettivo, solo tentativi isolati, confusionari e improduttivi. Gli scambi sono inesistenti, le triangolazioni un ricordo sbiadito. A tratti, più che una squadra in corsa per un posto in semifinale, sembra una comparsa capitata lì per caso.

Le uniche luci – se così si possono definire – arrivano da Niccolai, autore di due gol che sembrano più fulmini nel deserto che frutti di un’azione organizzata. Due lampi inutili nel buio profondo di una serata da dimenticare anche per il bomber.

Per contro, i primi in classifica fanno ciò che vogliono: accelerano quando serve, amministrano quando possono. Sembrano quasi sorpresi dalla facilità con cui possono far male, ma non si tirano certo indietro. Il 9-2 finale è il manifesto di una superiorità netta, tecnica, fisica, mentale.

Una batosta così, alla 30ª giornata, accende un campanello d’allarme fortissimo. Con i Play-Off ormai all’orizzonte (circa un mese ci separa dall’inizio), il quesito è uno e uno soltanto: come può questa squadra pensare di ambire alla vittoria finale se il divario con le rivali è così evidente?

Domanda retorica? Forse. Ma la risposta, impietosa, arriverà sul campo.

Nel frattempo, lo Sporting deve guardarsi le spalle. Il secondo posto – che vale l’accesso diretto alla semifinale – non è affatto al sicuro. E con una concorrenza agguerrita e in salute, servirà ben altro spirito per non farsi risucchiare.

Adesso arriva il turno di riposo, e mai come in questo momento sembra una benedizione. Forse sarà l’occasione per ricaricare le energie, fare autocritica e ricompattarsi. O forse no. Ai posteri, anche questa sentenza.
 
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domenica 1 giugno 2025

TRACOLLO ORANGE: DALLO SPLENDORE AL NAUFRAGIO

Un grandissimo Gecko C/5 conquista una bellissima e meritata vittoria, frutto di un gioco martellante e senza sosta. Per gli arancioni un KO che deve quantomeno far accendere qualche spia d'allarme 


Al Mollungo Stadium andava in scena un confronto fondamentale per la rincorsa finale dello Sporting Club Pistoiese, ma la 29^ giornata si trasforma in un incubo sportivo per gli arancioni, che incassano una rovinosa sconfitta per 8-4 contro un Gecko C/5 apparso irriconoscibile rispetto alla gara d’andata, anche e soprattutto nei protagonisti in campo. Una batosta pesante, che fa rumore e che arriva nel momento meno opportuno, con la sfida alla capolista all’orizzonte. Eppure, il match era iniziato sotto i migliori auspici per i ragazzi guidati questa sera da mister Breschi, in panchina al posto di Gavazzi. I primi minuti sono da manuale del calcio a 5: ritmo, grinta, precisione. Niccolai apre le danze con una zampata da rapace d’area, poi sale in cattedra Scardigli, che firma una doppietta fulminea. È 3-0 per lo Sporting, e il pubblico sugli spalti comincia a sognare. Ma l’illusione dura poco. In realtà, i rosso-verdi del Gecko C/5 non avevano mai smesso di spingere: aggressivi, intensi, affamati. Solo un Quattrocchi superlativo, autore di almeno tre interventi da cineteca, aveva tenuto a galla gli orange. Poi, però, le prime crepe: errori individuali, mancate coperture, disattenzioni fatali. Il Gecko, con cinismo glaciale, si rimette in carreggiata e pareggia sul 3-3 prima dell’intervallo. Primo tempo chiuso con la sensazione netta che qualcosa si stesse incrinando. 

La ripresa si apre con un nuovo guizzo di orgoglio: Niccolai, ancora lui, si inventa il gol del 4-3 con un’azione personale da applausi. Ma sarà l’ultima luce della serata. I reparti si allungano, il pressing perde mordente, soprattutto sulle corsie laterali dove i gechi dilagano. Il pareggio del 4-4 arriva al 12°, ma è qualcosa di più di un gol: è una sentenza. Da lì in poi, i rosso-verdi dominano in lungo e in largo. Lo Sporting non ne ha più. Le gambe mollano, la testa non regge, e ogni azione d’attacco sbagliata si trasforma in una ripartenza letale. Quattrocchi para l’impossibile, ma non basta. I gol fioccano: altri quattro per i gechi, che chiudono il match con un fragoroso 8-4. Il capitano Vergoni, generoso come sempre, prova a incitare i suoi fino alla fine, ma stavolta non c’è nulla da fare. 

Una caduta fragorosa per lo Sporting Club Pistoiese, che dovrà raccogliere i cocci in fretta in vista del big match contro la capolista. Una sconfitta che pesa, nel punteggio e nel morale. Il Gecko C/5 si conferma una squadra completamente diversa da quella vista all’andata: veloce, intensa, feroce. Gli arancioni, invece, dovranno interrogarsi sul blackout totale del secondo tempo. La rincorsa alle Semifinali Playoff ora passa da una risposta immediata. Contro la capolista, servirà una prova di cuore, testa e soprattutto gambe.
 
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