Approccio completamente sbagliato da parte degli arancioni, capitanati da un Vergoni che predica nel deserto. Sono gli ospiti a partire meglio: maggiore intensità, più lucidità, più fame. E il campo non mente. I verde-nero trovano il vantaggio già nei primi minuti, approfittando di una retroguardia pistoiese molle e distratta. Gli orange riescono a rimettere in carreggiata la partita con un lampo d’orgoglio, ma Tennent’s non si fa intimidire e torna nuovamente avanti.
Il primo tempo si chiude con la sensazione netta: gli arancioni non sono in serata, né fisicamente né mentalmente.
Il vero sussulto arriva a inizio ripresa: in pochi minuti lo Sporting Club Pistoiese si scatena, piazzando tre fendenti letali che ribaltano il punteggio e sembrano indirizzare la serata verso l’ennesima vittoria.
Quando poi il centrale della Tennent's viene espulso, sembra solo una formalità chiuderla in cassaforte. E invece gli orange si sciolgono come neve al sole: confusione, errori gratuiti, frenesia. In superiorità numerica sono addirittura gli ospiti a prendere coraggio e a riaprire la contesa. Incredibile ma vero.
Il finale è da brividi: lo Sporting barcolla e rischia addirittura la beffa. Solo il triplice fischio salva gli uomini di Gavazzi da una sconfitta che avrebbe avuto del clamoroso.
Il 6-6 finale è una sentenza amara: oltre ai gol segnati (una tripletta firmata da un ispirato Nouri, una doppietta del sempre presente Puglia e il sigillo di Longo), resta l’amarezza per l’atteggiamento approssimativo, la scarsa coesione di squadra e una grinta che oggi è rimasta, inspiegabilmente, negli spogliatoi.
Occasione persa. e E la rincorsa alla vetta si complica.
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